#unodisettemiliardiquasinovecentomilioni
Sergio Scarcelli
"la conquista dell'inquietudine"
Quelli come me,
io stesso come quelli,
vivo di un ordine che non è come il tuo
tu lo chiami disordine,
io cono d’ombra,
la mia inquietudine vive lì
nell’incrocio dei tanti punti di vista
compreso il tuo,
posso dirti che ognuno di noi
sta in un cono d’ombra,
ci sei,
ma non ci sei,
quello spazio è l’unico libero che mi rimane,
l’ho capito l’ho cercato,
ci sono ,
ma non ci sono,
la mia inquietudine,
è uno spazio libero,
vivo in quello spazio,
tutti gli spazi della vita vanno riempiti,
i coni d’ombra sono pieni di artisti, poeti,
dannati, amanti e mentecatti,
dove tu non verresti,
ma io si!
lì ci sono albe e tramonti,
che tu non vedrai mai,
albe e tramonti,
a me necessari
se vuoi te ne posso parlare,
ma in silenzio
ad occhi chiusi
solo così.
Sergio Scarcelli
Foto Michele Carnimeo
Lo scarabocchio è un paesaggio del nostro inconscio, una radice , un pensiero che si autoalimenta di follia e sogni, a volte si presenta con occhi grandi neri e capelli arruffati, il sorriso di una farfalla e la forza di un gigante. è il pensiero del mattino , prima di ogni bacio , prima di ogni caffè. è la radice del giorno che comincia, è la chioma di ogni sera che s’addormenta, comincia con un puntino come tutto e poi non si capisce più un cazzo, la bellezza non si può definire, lo scarabocchio è assenza di linearità, di confini, è movimento della mano senza controllo, ad occhi chiusi, può essere tutto o semplicemente una carezza, al mare, al cielo, alla vita, a te. Lo scarabocchio è un bacio appassionato Te lo ripeto lo scarabocchio è la chioma di ogni giorno che comincia, è la radice di ogni sera che s’addormenta! Lo scarabocchio è l’ultimo pensiero della sera prima di ogni bacio, prima di ogni buonanotte by Sergio Scarcelli
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