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concerto silenzioso

Passeggiando in riva al mare si trovano molte cose, cose che a me hanno sempre suscitato molta curiosità, ci sono molte domande a cui non riesco a dare risposta e allora ecco che mentre le domande, l’assenza di risposte, lo smarrimento, costruiscono il proprio impianto accusatorio, prende il sopravvento la meraviglia di quell’osservare sempre più curioso oltre l’apparenza estetica di quanto mi capita di vedere…la vita ha un tempo giusto perché ognuno conosca la propria lezione, perché ognuno conosca il proprio essere fiore perfetto, in un mondo dove l’imperfezione è data solo da impalcature costruite secondo interessi individuali…
Ultimamente ho incontrato, dei tubi di materiale plastico e di grandi dimensioni alla deriva, materiali dannosi per l’ambiente se abbandonati, sicuramente la loro costruzione proviene da una progettazione della mente e dell’azione umana al servizio di una utilità che produce  dei benefici a qualcuno, negando ed impoverendo sicuramente la vita di altri esseri viventi che nulla hanno a che fare con tutto questo, bene la mia incomprensione è racchiusa in questa visione contraddittoria di alcuni che poi magari sono molti.
Nonostante questo ho imparato a curiosare dentro quell’incontro, e a riprogettare con creatività una nuova vita da cui potesse emergere un suono, un’immagine, un racconto…magari molto più duraturo della funzione originale in modo da non tornare mai più in quel circuito del rifiuto da smaltire, questa ricerca di una nuova destinazione, di una nuova vita ( sì, ritengo di una nuova vita poiché quando un qualsiasi elemento prende la nostra osservazione, il nostro guardare, coglie e trattiene in se un momento della nostra vita insieme ai mille pensieri di quell’attimo) nutrendosi di quell’energia che potrebbe ridargli nuova vita, bene questo senso della vita che si rinnova trova nelle opere che realizzo il mio senso dell’arte…senso in quel fare di una ragione che proviene da un mondo sconosciuto a molti, ma molto spesso ammirato nelle sue espressioni…trasformare in una nuova vita ha il senso della lotta eterna tra il bene ed il male, tra l’arricchimento indebito ed il continuo impoverimento…la stessa ragione della lotta a quello stato di prepotenza dominante che proviene dall’uso indiscriminato di risorse che per principio dovrebbero appartenere ad ogni essere vivente…l’arte e la creatività hanno e danno quel senso di libertà che ti riporta all’umile gioco infantile del tutto è possibile…della non definizione rigorosa di forme  e spazi che appartiene alla vita…il gioco umile del rivelare forme che provengono dal proprio intimo creativo  mostrandosi  in tutta la sua forza…
Sergio Scarcelli

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Lo scarabocchio

  Lo scarabocchio è un paesaggio del nostro inconscio, una radice , un pensiero che si autoalimenta di follia e sogni, a volte si presenta con occhi grandi neri e capelli arruffati, il sorriso di una farfalla e la forza di un gigante. è il pensiero del mattino , prima di ogni bacio , prima di ogni caffè. è la radice del giorno che comincia, è la chioma di ogni sera che s’addormenta, comincia con un puntino come tutto e poi non si capisce più un cazzo, la bellezza non si può definire, lo scarabocchio è assenza di linearità, di confini, è movimento della mano senza controllo, ad occhi chiusi, può essere tutto o semplicemente una carezza, al mare, al cielo, alla vita, a te. Lo scarabocchio è un bacio appassionato Te lo ripeto lo scarabocchio è la chioma di ogni giorno che comincia, è la radice di ogni sera che s’addormenta! Lo scarabocchio è l’ultimo pensiero della sera prima di ogni bacio, prima di ogni buonanotte by Sergio Scarcelli

cavallo

  "Cavallo " , realizzato con scarti di ferro , realizzato con scarti di ferro, conservando l'istinto iniziale , come quando vedo una nuvola, come quando faccio uno scarabocchio , come quando lascio andare i pensieri al vento! Sergio Scarcelli

lampada " Mandela " by Sergio Scarcelli 2019

“ Mandela “ questo il nome scelto per questa mia lampada, a memoria per similitudine con il carattere di colui che dopo anni di prigionia diventa simbolo della rinascita. Al tempo stesso l’archetto del violino riporta alla splendida poetica di Alda Merini che nella sua poesia “ l’anima innamorata “ recita :    “Pensa che in un albero c’è un violino d’amore “