…abbiamo dato la possibilità ad un sistema…essere consumatori a ciclo continuo, ovvero l’elemento per la produzione di una grande risorsa…da cui trarre nuovi vantaggi energetici ma anche nuovi profitti…I RIFIUTI…questo l’elemento straordinario che ci accomuna…in un processo drammatico ma, per certi aspetti, anche virtuoso…la paura di essere travolti nei grandi centri abitati dai rifiuti è una paura reale, concreta, ma al tempo stesso non lo si avverte tanto grave al punto che, ogni cittadino si dedichi con attenzione a cambiare abitudini ed eccessi di consumo…
Provando e teorizzando buone pratiche guardando non solo al presente ed al profitto…ma con rispetto alle future generazioni ed al rispettoso confronto con tutti gli esseri viventi…viene spontaneo ad alcuni abbandonare un modello di vita che ad oggi risulta vantaggioso solo per pochi esseri umani…gli stessi autori dei cicli delle grandi crisi costringendo intere generazioni ad accettare compromessi molto discutibili per poter vivere…
Chiaro che non si può rimproverare chi è soddisfatto di questo modello…ma credo giusto prospettarsi altri modi consapevoli e sostenibili di buone pratiche.
Da questo periodo di crisi come da tutti quelli precedenti…abbiamo molto da imparare e da mettere in pratica sul recupero delle risorse…le grandi città sempre più illuminate da una teatralità macabra di belle immagini e di luci splendenti…hanno offuscato la bellezza della natura, rendendo impossibile processi che nelle nostre campagne rappresentano ancora quel virtuosismo del fare che solo la consapevolezza e il rispetto per la natura rendono possibile…
Da un lato abbiamo i grandi centri abitati che sempre più affamati di un benessere finto ipotecano le risorse energetiche espandendosi sempre di più con un processo di colonizzazione spaventosa usando una comunicazione dall’effetto oppiaceo per la maggior parte delle persone…
Dall’altra parte abbiamo uno sparuto gruppo partigiano a difesa della consapevolezza e della responsabilità che lancia allarmi sul disastro incombente di una natura sempre più indebolita e sulle drammatiche conseguenze che questo potrebbe avere sul nostro futuro prossimo e successivamente sulle future generazioni.
Nel frattempo grandi risorse economiche vengono spostate verso il territorio delle nuove energie…definite pulite…ma che hanno costi insostenibili per la stragrande maggioranza delle persone…le stesse che pur rimanendo nella situazione di consumatori di quel ciclo inesorabile che produce rifiuti…
lentamente diventano consumatori di energie pulite prodotte dagli stessi rifiuti il cui costo dello smaltimento è sempre a nostro carico…
Ho sempre pensato che il gioco delle tre carte fosse un gioco da piccoli truffatori ma ora sono convinto che quel piccolo truffatore governa le nostre vite…un sistema economico che si basa sul gioco delle tre carte…
A posteriori a questa riflessione, mi sono ricordato delle tante risorse di cui ogni giorno cerchiamo di disfarci…e per alcuni i rifiuti stanno diventando una risorsa da cui ripartire per una economia più responsabile …questo percorso che personalmente considero virtuoso…è altrettanto degno di attenzione allo stesso livello dello star bene…
Il riuso dei materiali e il riciclo comincia ad essere una pratica diffusa anche fra i giovani…pratica che voglio ricordare è da sempre una normalità nelle piccole comunità, soprattutto qui al sud…ed allora perché disfarci di tutto quello che sembra solo darci fastidio ma che in realtà se incanalato in meccanismi responsabili diventano una straordinaria risorsa economica ed educativa?
Questo è il pensiero che sta facendo crescere esperienze importanti un pò dappertutto con particolare attenzione a tutte quelle risorse abbandonate di proprietà delle tante amministrazioni, che ignare delle potenzialità che queste risorse possono costituire in termini di occupazione, lasciano marcire nei loro depositi cumuli di “rifiuti” che se censiti ed organizzati darebbero vita a nuova economia, chiaro che non basta parlarne…andrebbe sviluppato un metodo di confronto con le stesse amministrazioni dove la possibilità è data dal fare, ottimizzando risorse che possono essere messe a disposizione finalmente di una ricerca, ci vorrebbero dei creativi in ogni amministrazione che con un poco di lungimiranza, riuscirebbero a dare impulsi nuovi anche ad una politica delle periferie.
Si', e' vero, io stesso sono vittima di sogni svaniti, di speranze rovinate, ma nonostante tutto voglio concludere dicendo che ho ancora dei sogni, perche' so che nella vita non bisogna mai cedere. Se perdete la speranza, perdete anche quella vitalita' che rende degna la vita, quel coraggio di essere voi stessi, quella forza che vi fa continuare nonostante tutto. Ecco perche' io ho ancora un sogno... (Martin Luther King)
( cito questa frase per affinità di pensiero)
Il recupero di risorse inutilizzate può costruire nuove e vere opportunità occupazionali, per questo sarebbe interessante capire a quanto ammonta il patrimonio considerato inutilizzabile e destinato a rifiuto che oggi è nascosto ad una nuova economia…che magari non avrà i grandi numeri di quella attuale…ma altrettanto utile…
Il progetto “prossima fermata” è una risposta a quel processo d’impoverimento che tutto sottrae indebitamente senza pietà per i più deboli…e che hanno come unica possibilità la loro forza di adattamento e lo spirito di rielaborazione di nuovi e possibili equilibri…trasformando quello che a dispetto del consumo sembra non poter avere più una funzione…
Sergio Scarcelli
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